domenica 4 luglio 2010

"Illusi"


Napoletani e Argentini. Solo loro potevano credere nella vittoria finale della nazionale del "pibe de oro", che nell'occasione è stato più capa de m.. che pibe de oro. Una squadra, quella Argentina, schierata sin dall'inizio con 5 attaccanti, un centrocampo nullo(si vedeva a tratti solo Mascherano) e una difesa con giocatori-birilli che con un tiro flebile si faceva strike.
E' vero la nazionale albiceleste aveva un attacco fortissimo, Tevez Messi Higuain, con esterni Di maria e Rodriguez(anche se questo non ho capito dove giocasse realmente), ma anche questo sopravvalutato come tutta l'Argentina.
Insomma, Messi nel momento del bisogno non c'è mai e soprattutto sarà impopolare ma la verità è che non è possibile sentire "Messi è l'erede di Maradona", in realtà senza squadra Messi non è nessuno; è forte si, supera l'uomo, sgattaiola fra gli avversari, ma gli manca il carisma del grande giocatore, la forza fisica nei contrasti e la personalità di chi prende le redini in mano della squadra e la porta alla vittoria.
Poi non c'era una punta forte di testa, il caro vecchio rivale di Pelè ha lasciato il sig Milito in panca e sebbene ci fosse Higuain, di testa nessuno l'ha mai presa in questa nazionale tranne Demichelis che lasciamo stare, un obbrobrio difensivo, le cui deficienze si erano evidenziate già durante la champions, vinta dall'inter proprio per colpa degli svarioni difensivi di Demichelis .
In sostanza una squadra poco organizzata, anzi non organizzata affatto che ha passato le qualificazioni e gli ottavi solo ed esclusivamente per demeriti altrui e per il grande apporto offensivo che la squadra è riuscita a generare, anche e soprattutto grazie a difese non allineate e tatticamente instabili, insomma a difese non europee.
E difatti dopo il Brasile anche l'Argentina se ne va, ed ora il campionato mondiale da che si era detto, con l'uscita di Francia e Italia, fosse un mondiale Sud-Americano(uruguay paraguay argentina e brasile) è diventato un Mondiale "Europeo", per via del solito eccessivo e tradizionale affidamento che queste squadre ripongono nell'attacco e nella fantasia, tralasciando la tattica e la manovra dei centrocampisti. Anche se eccezione va fatta alla seleçao che ha perso per defezioni di qualche giocatore(melo) e non per demeriti in senso stretto. Fatto sta che comunque le compagini americane nelle fasi finali hanno mostrato tutta la loro debolezza rispetto al gioco consapevole e maggiormente organizzato delle squadre europee.



B.L.M.

domenica 27 giugno 2010

Francia=Italia?



Italiani e Francesi; da sempre in competizione su svariati fronti: la moda, il cibo, la cultura, il teatro, la politica e che con alterne vicende si sono trovati sempre l'uno di fronte all'altro sia nelle vittorie che nelle sconfitte.
Destinati ad incrociarsi con la perenne sfida tra mondiali ed europei: ai quarti di france '98 con la francia avanti, all'europeo 2000 in finale con ancora la francia bestia nera degli azzurri, ai mondiali tedeschi del 2006, dove i bleu dovettero, invece, chinarsi al rigore di Grosso.
Vicinanza che si concreta negli ultimi giorni da incubo per italiani e francesi : prima il mondo ha assistito attonito ad una debacle francese senza precedenti e poi ad una caduta verticale degli azzurri che ci riporta a prima del '78. Infatti é da allora che la nazionale italiana si era sempre qualificata agli ottavi di finale di un mondiale.
Storie diverse, ma dai connotati simili e dalle origini non così troppo distanti come si potrebbe pensare.
Partiamo dalla Francia: I galletti partono già col piede sbagliato, almeno per la riconferma di Domenech, allenatore che non solo per le ultime partite e per gli ultimi episodi, ma già precedentemente si era evidenziato per la manifesta incapacità di dirigere un gruppo, di allenarlo al meglio, di proporre schemi di gioco alternativi, di fare la semplice formazione da mettere sul terreno di gioco. Nonostante ciò viene riconfermato e alimenta la rabbia e la delusione dei francesi almeno quanto la sconfitta nei mondiali del 2006 che brucia ancora.
I bleu si complicano ancora la vita non vincendo il proprio girone di qualificazione al mondiale ed arrivando secondi. Il regolamento prevede che si sfidino le 8 migliori seconde in due sfide(andata e ritorno) che sanno di ultima spiaggia per Francia e Irlanda. All'andata in Irlanda, i bleu vincono 1-0, al ritorno pareggiano sì 1-1, ma con un gol a dir poco irregolare per l'intervento di pallamano di Henry. Raggiungono così, una qualificazione mondiale contro il trap tra polemiche infiammate e disprezzo da parte del mondo del pallone. Arrivati al mondiale africano giocano un girone da dimenticare con un pareggio con l'uruguay, una sconfitta pesante contro il Messico ed una altra sconfitta contro il Sud Africa(paese ospitante) che almeno esce a testa alta, all'opposto della francia e dei giocatori francesi che in aperta polemica col tecnico d'oltralpe addirittura disertano un allenamento prima della partita col sud africa. E' il disastro. I francesi tornano a casa, con il ministro dello sport che chiede le dimissioni del presidente della federcalcio transalpina e con un paese che si chiede cosa sia successo in quello spogliatoio di così grave da provocare un ammutinamento di tale rilevanza.
Italia: qui la storia è un pò diversa, dopo aver felicemente vinto il mondiale 2006, l'italia si appresta col favore dei pronostici ad affrontare un mondiale, in cui potrebbe rivelarsi per l'ennesima volta come la sorpresa, tant'è che anche il ct preferisce, e ciò si evince dalle sue dichiarazione, partire a fari spenti.
In verità non era tutto rosa e fiori. Dopo il 2006 infatti Lippi aveva ceduto il posto a Donadoni, scelta scellerata della Figc; un allenatore che aveva allenato solo il Livorno in serie A e che non era e tutt'ora non è affatto un carismatico di professione, uno che può dare senso di appartenenza ad una squadra ed orgoglio patriottico da buttare in campo, per strappare qualsiasi risultato all'avversario. Eppure va in nazionale, perde subito l'europeo e dopo scarsi due anni cede nuovamente il posto a Lippi. Questi rinvigorito dalle vacanze a Viareggio, dimentica un pò di calcio e dopo aver conquistato una qualificazione mondiale semi-soddisfacente, decide di rovinare la nazionale scivolando nell'ignoranza tattica e calcistica più totale; ignoranza mostrata chiaramente nell'assenza di gioco e di uomini di spessore che sapessero reggere i 90' e la fatica di portare una maglia con 4 stellette.
Così, con tante speranze, il nostro mondiale comincia col paraguay, e nonostante il pareggio pare una prova soddisfacente, infatti, considerando che Lippi aveva fatto scendere in campo una formazione senza schemi, era un ottimo risultato. Ci si aspetta la svolta con la neo-zelanda, ma manco a parlarne ancora un pareggio. Al chè arriva la Slovacchia di Marek Hamsik che, sebbene la presenza del talento in forza al napoli, non dovrebbe spaventare neanche la cremonese. E invece no, siamo proprio spaventati, la paura più nitida si legge negli occhi del povero Marchetti, scelto come secondo, quando la normale gerarchia doveva prevedere De Sanctis, uomo di maggior esperienza internazionale che avrebbe certamente donato più tranquillità agli azzurri.
La partita va come tutti sappiamo, con l'esemplificazione di tutti gli errori di Lippi che si concretizza grazie al gol da favola di Quagliarella, che Lippi aveva tenuto ben nascosto (forse pensava che essendo un uomo del sud desse più calore e l'ha lasciato in panchina a scaldare i compagni). Insomma Slovacchia-Italia 3-2 senza cuore, senza voglia e senza entusiasmo, sintesi di un gruppo saturo, di un allenatore incapace e di una federazione che si è fatta scappare Euro 2012 e pure 2016.
Tutto da rifare come ha detto il capitano, oppure direi io da cambiare perchè non bisogna fare di nuovo con i vecchi, bisogna proprio mutare radicalmente gli interpreti sia nel gioco che nei ruoli dirigenziali.
Ennesima sfida che ci accomuna ai Francesi, anche loro in attesa di una nuova "rivoluzione francese" che dia smalto alla compagine d'oltralpe, oberata dalla scarsa qualità dello staff della nazionale. Speriamo che ci sia anche una rivoluzione italiana, ma ne dubito, arriveremo come al solito agli Europei/Mondiali con blanda organizzazione e scarsa lungimiranza di obiettivi, e forse ci salverà la solita intraprendenza degli italiani, senza la quale saremo un paese allo sfascio.


B.L.M.

giovedì 24 giugno 2010

Ladri Di Sogni


Fuori, siamo fuori, fuori come un balcone!! Ma il problema serio è: siamo mai stati veramente dentro? Abbiamo avuto il girone piu' abbordabile di tutto il mondiale con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia, potevamo aspettarci di tutto, tranne che concludere questo girone da ultimi in classifica. Sì è vero, avete ancora l'amaro in bocca per la partita appena conclusa, forse state ancora ancora lì a imprecare, forse state ancora rimpiangendo quel gol che è quasi arrivato, forse avete ancora il cuore a mille per quegli ultimi, intensissimi e inesorabili 10 minuti finali, ma io vi chiedo di mettere da parte queste sensazioni e queste emozioni, di dimenticare questa partita e fare un'analisi piu' ampia della situazione, tenendo conto anche delle partite precedenti.
Come è mai possibile che l'Italia, campione del mondo in carica, si sia dovuta giocare l'accesso agli ottavi di finale solamente all'ultima partita? Perchè ci siamo venuti a trovare in una situazione simile? Una situazione assurda, paradossale, inimmaginabile alla vigilia del torneo. Vi rendete conto che siamo arrivati ultimi? Non mi venite a dire che è merito delle altre squadre che hanno giocato meglio, perchè non ci credo. Di solito si dice che bisogna fare attenzione a dove finiscono i meriti di una squadra e dove cominciano i demeriti dell'altra. Questa volta tale linea di demarcazione, io non la vedo. Se le altre squadre hanno giocato meglio di noi, ed è evidente che è così, è solo e soltanto per demerito nostro, perchè io non posso credere che l'Italia sia questa. Non è possibile che una squadra che 4 anni fa ci ha fatto sognare, ci ha tolto letteralmente il fiato e ci ha portato sul tetto del mondo, sia arrivata ultima in un girone del genere. Non me la bevo la storia dei giocatori vecchi, stanchi e appagati, perchè un girone così andava vinto a mani basse a prescindere dai calciatori convocati e da quelli lasicati a casa. Magari potevamo uscire anche subito agli ottavi, ma il passaggio del primo turno, non dico nemmeno che era l'obiettivo minimo, doveva essere una formalità.
Il problema è: chi guida una squadra di calcio deve avere le idee chiare, non si può cambiare modulo ogni partita in una fase finale di un mondiale, non si possono fare ancora esperimenti tattici ma insistere sempre con gli stessi inerpreti, perchè tale mancanza di sicurezza da parte dell'allenatore si ripercuote poi sui giocatori in campo, che ovviamente non sanno che pesci pigliare. Io ho visto giocatori a 5 minuti dalla fine, con un solo gol da segnare per passare il turno, trotterellare in mezzo al campo palla al piede invece di correre come dei forsennati e buttare il sangue per la maglia della nazionale.
In queste 3 disastrose partite l'Italia ha subito la bellezza di 5 gol, e tutti i gol non sono nati da grande azioni messe su dalle squadre avversarie, ma da palesi errori della nostra difesa. I primi 2 gol li abbiamo presi da 2 calci di punizione da centrocampo, e se si prende gol da palla inattiva è palesemente colpa dei difensori che sbagliano le marcature. Oggi abbiamo preso un gol perchè abbiamo sbagliato un passaggio al limite della nostra aria, un altro gol l'abbiamo preso perchè un difensore invece di correre verso la palla e spazzare, è stato fermo e si è fatto anticipare dall'attaccante, e l'ultimo gol...l'ultimo gol...l'ultimo gol...ma nemmeno in una partita tra amici una squadra si lascia infilare da una rimessa laterale in quella maniera. Cioè quello si è trovato solo, davanti al portiere in uscita, dopo la battuta di un fallo laterale...ma stiamo scherzando?!?!? Eppure, nonostante ciò, io ho visto sempre gli stessi quattro difensori davanti a un portiere che,a ragion veduta, aveva il terrore negli occhi.
Il centrocampo, checchè se ne dica, nel complesso è stato il reparto meno peggiore degli altri, perchè De Rossi e Montolivo hanno giganteggiato le prime due partite, ma, dopo aver predicato nel deserto, si sono lasciati trascinare nell'oblio del non-gioco. Per quanto riguarda le fasce, ho visto sempre e solo giocatori fuori ruolo che raramente raggiungevano il fondo e crossavano in maniera decente.
L'attacco è stato scandaloso almeno quanto la difesa. Non hanno mai punto come avrebbero dovuto, non hanno mai messo sotto pressione le difese avversarie, un reparto offensivo praticamente nullo. Si pensi al fatto che i primi 2 gol sono stati segnati, uno da un centrocampista e l'altro, l'ha segnato sì un attaccante, ma era comunque un rigore e non un'azione di gioco. Il fatto che Quagliarella, da solo e in soli 45 minuti giocati, ha creato piu' palle gol di quanto fatto da tutti gli altri attaccanti in due partite e mezzo, non fa altro che aumentare i rimpianti e le critiche nei confronti dell'allenatore.
Senza scomodare gli assenti illustri (vari Cassano, Balotelli e chi più ne ha, più ne metta) io mi chiedo perchè Quagliarella ha giocato solo 45 minuti? Eppure oggi ha dimostrato non solo di essere l'attaccante piu' forte della spedizione sudafricana, ma anche di essere quello che piu' di tutti avrebbe lottato per quella maglia. Mi chiedo perchè Palombo non ha mai visto il campo? Eppure Palombo, per natura, è il sostituto naturale di Pirlo, non avrà le sue geometrie, ma per quantità e qualità non ha nulla da invidiare a gente come Gerrard e Lampard. Mi chiedo perchè Maggio non ha mai giocato titolare? Sarebbe stato perfetto come centrocampista di fascia, anche se Lippi si ostina a (non)farlo giocare da terzino. Mi chiedo perchè, nonostante la palese incapacità di creare gioco, Lippi abbia insistito con giocatori non all'altezza della situazione?
Ma poi ci penso un attimo e dico: ma col girone che ci è capitato, pormi tutte queste domande è inutile. Non puo' essere solo questione di un errato schieramento tattico, non puo' essere solo questione di un'errata scelta dei titolari, noi non stavamo giocando contro Brasile, Argentina, Spagna, Olanda o Inghilterra. Deve essere stata anche questione di testa dei giocatori e di motivazioni che palesemente non c'erano, o se c'erano, non si sono mai viste in queste tre partite. Le colpe di Lippi sono palesi e lampanti, ma sono colpe relative, perchè sono i giocatori che scendono in campo, e con le squadre che abbiamo affrontato, di certo non erano affatto necessarie grandi indicazioni tecniche o tattiche. Ma nonostante la modestia delle squadre affrontate, io ho visto giocatori spaventati, spaesati, entrati nel panico al minimo accenno di pressing da parte degli avversari.
Davvero non so a chi addossare le colpe di questa debacle mai vista nella storia della nazionale. Col senno di poi è possibile dire tutto e il contrario di tutto. Col senno di poi è facile dare tutte le colpe a Lippi, e paradossalmente è ancora piu' facile per Lippi stesso assumersi tutte le colpe, senza dare spiegazioni di sorta, tanto avrebbe comunque lasciato la panchina a fine torneo, e, in conclusione, l'unica cosa che ci resta concretamente di questo mondiale, sono i nostri sogni...infranti.


N.D.C.

lunedì 21 giugno 2010

Lippi: "Italia senza paura Il Mondiale inizia ora"


E infatti ci era parso che fosse un allenamento! Eppure pare strano che non si sia accorto che il mondiale era cominciato. Era cominciato eccome, con le critiche dei giornalisti, con il lecchinaggio dei cronisti rai ai giocatori, con le trombe del folklore che purtroppo arriveranno anche a Napoli, con i soliti convocati illustri assenti. E ci era parso anche per le polemiche sulle possibili formazioni, per Mazzocchi che cambiava gli occhiali, per la presenza in una trasmissione sportiva di Galeazzi insieme a Maurizio Costanzo...Maurizio Costanzo? Ma perchè? ma chi? ma come? ma dove? ma ma ma... ma che cazzo l'avete messo a fare che oramai balbetta solamente dicendo cose senza senso? Bah mistero italiano...Ma poi ti consoli e pensi che in fondo non importa se c'è Costanzo, non importa se c'è l'antipaticissimo Carlo Longhi che fa la moviola peggio del già pessimo Tombolini, domani c'è la partita...Italia-Nuova Zelanda ehehe ti metti a ridere, ti sfreghi le mani e dici: ma tanto noi(quasi lo sussurri per non farti sentire da te stesso per non secciare)ma tanto noi "vinciamo" eh, e dai quei cogl... sono passati perchè l'Australia è entrata nel girone asiatico(tra le altre cose non si sa neanche perchè) sono scarsi, anche se mettiamo la formazione con cui abbiamo pareggiato col Paraguay, che comprendeva un uomo in meno(marchisio), dovremmo vincerla. Oppure pensi, tanto Lippi deve sbattere sempre contro le sue convinzioni per cambiare idea, ma la cambia no? e si penso di si la cambierà "in meglio". E, proprio no, beffa delle beffe, arriva la partita e ripresenta di nuovo la stessa formazione; allora pensi vabbè il 4-2-3-1 và, la butto lì ce la facciamo lo stesso, l'importante è non mettere il 4-4-2 se no ci blocchiamo e non facciamo niente: manovra lenta e tutte le conseguenze che comporta, data l'assenza di qualcuno che salta l'uomo. Ebbene l'allenatore che ha vinto i mondiali quello da cui ti aspetti una formazione vivace che superi i bestioni neozelandesi mette gli stessi interpreti, ma cambia la formazione. Si dirà e bè hai visto l'ha cambiata..Si ma l'ha cambiata in peggio cazzo!quello che si poteva fare per distruggere quel gioco inesistente l'ha fatto, ha fatto di tutto; allora lì inizi a farti delle domande dici: Ma vediamo, se perde ci guadagna? c'ha qualche contratto per cui se perde lo riempiono di milioni ? NO a entrambe le domande e allora sorge spontanea la domande come nei confronti di Costanzo....Il 4-4-2 ma perchè? ma come? ma chi? ma dove ? e si aggiunge ma come sei arrivato in finale mondiale se non sai fare la formazione CAPRA! merda sciolta! ma chi metti ? non solo non hai convocato i mostri che saltano l'uomo , ma anche quei pochi buoni che hai convocato sono in panca!CAPRA! aaaaaaaaaaaaaaaaaah, e ancora una volta vedi quella partita con speranza e rifletti, dici: ma ora lo capirà forse la prossima, sì forse ora farà qualche cambio. Alla ripresa fa i cambi.. Aha vedi Camoranesi e Di Natale et... voilà dici: finalmente ha capito toglie Marchisio e mette Camoranesi, leva il tumore Gilardino e mette Di Natale.. Non l'avessi mai detto o pensato: entra Di Natale al posto di Gila e fin qui ok , ma poi colpo di scena, fa entrare Camoranesi e chi toglie....Pepe? l'unico che corre, Pepe? allora ti aspetti un errore della grafica o di quell'incompetente di Bagni che non si sa chi ce lo ha messo...E invece no, è tutto vero quella Testa di Cacciucco ha tolto Pepe e ha lasciato quel porco di Marchisio. Tu spaesato dici: avrà una tattica assurda in mente, anche se inizi a dubitare seriamente dei pensieri che fa il tuo cervello su Lippi, in fondo ancora ne devi azzeccare una.
Dubbi fondatissimi, Lippi non si smentisce fa l'ennesima cazzata e se ne rende conto solo dopo 15-20 min quando fa finalmente uscire il suo raccomandato e mette....Pazzini?Chi(alla Maurizio Mosca)? ma ancora ma allora sei proprio un cretino patentato! ma allora a Coverciano hai fatto il corso come quello che dà a mangiare la nutella ai giocatori, che se davvero lo facessero morirebbero di indigestione in campo! esauriti i cambi(e pure Te!) ovviamente nulla c'è da fare anche se speri di vedere un Italia aggressiva, ma manco quello; De rossi era piazzato in difesa non si sa perchè, manco stessimo giocando col Brasile, ogni passaggio fatto era sbagliato e ogni cross era fatto dalla 3/4, così per non farci mancare nulla, i difensori agevolmente prendevano la palla di testa e il portiere pure.. Finisce la partita e senti un senso di amarezza nello stomaco e nella mente e dici ma vaf.... Lippi piglia fuoco!



B.L.M.

domenica 20 giugno 2010

Ci è o ci fa?


E' una settimana che sento dire un po' ovunque,anche dal c.t. stesso, che la Nuova Zelanda è una squadra scarsa dal punto di vista tecnico e molto forte dal punto di vista fisico, con due centrali difensivi che sono due colossi e rasentano i due metri di altezza. Ora, date queste premesse e tralasciando la scelta degli uomini dal punta di vista del rendimento profuso nella prima partita, uno si aspetterebbe di vedere in campo una squadra votata al gioco palla a terra, con interpreti veloci e forti tecnicamente, capaci di fare scambi precisi, di saltare l'uomo con facilità per creare superiorità numerica e in grado di fare rapide triangolazioni al limite dell'aria per mettere fuori causa la lenta e macchinosa difesa dei kiwi.
E invece la scelta piu' logica, almeno dal punto di vista delle premesse, viene puntualmente disattesa da un commissario tecnico che, a mio modesto parere, ha ancora la pancia piena dal mondiale di Germania. Dovevate vedere la mia faccia, o meglio sentire le mie bestemmie, quando nello schieramento iniziale ho visto Gilardino e Iaquinta tandem d'attacco, affiancati sulle fasce da Pepe e Marchisio. Allora, caro commissario tecnico "del mio stivale", se lo sai che quelli sono due bestioni fortissimi di testa, che mi significano due attaccanti di sfondamento come loro. Ma poi, errore nell'errore, hai messo due attaccanti "forti" di testa, mio buon Dio sulle fasce vuoi mettere dei giocatori che raggiungono il fondo e crossano in mezzo, insomma i classici giocatori di fascia (si chiamano giocatori di fascia di proposito)? E invece no! Hai messo sulla destra Pepe, un attaccannte esterno perfetto negli inserimenti, e su quella sinistra Marchisio, un centrale di centrocampo che gioca prettamente col destro. Cioè...PERCHE'?!?!?
Io vorrei solo ricordare ai piu' che l'Italia puo' schierare uno dei tridenti piu' forti del mondiale: Pepe, Di Natale e Quagliarelle. No, non sono ancora impazzito, nonostante la partita da manicomio e suicidio tattico a cui ho assistito. Vi ricordo che questi tre in due anni all'Udinese (dal 2007 al 2009) hanno segnato qualcosa come 61 gol nel campionato piu' difficile del mondo, dove sappiamo bene quanto è difficile metterla dentro anche contro squadre di bassa classifica.
Messa da parte l'analisi tattica della partita, ho parecchio da ridere sulla scelta degli uomini iniziale e sui cambi effettutati. Hai scelto un 4-4-2, ma fai giocare gli interpreti giusti. Perchè non fare giocare Maggio sulla fascia destra? (il binario di destra con Zambrotta e Maggio sarebbe stato devastante). Per quanto riguarda la fascia opposta che senso ha insistere con Marchisio, data anche la pessima prestazione della prima partita? Avrei fatto giocare Camoranesi, oppure avrei avanzato Criscito al centrocampo con Bonucci centrale e Chiellini spostato a sinistra (se fate attenzione all'azione del rigore, il cross su cui si avventa De Rossi è stato effettuato proprio da Chiellini).
Per quanto riguarda la fase difensiva non mi va proprio di sparare sulla croce rossa, visto che quella è la difesa "migliore" che puoi schierare tenendo conto dei convocati.
Va bene, OK, hai sbagliato la formazione, ma fai almeno i cambi giusti! Gilardino doveva uscire senza dubbio, ma poverino non era colpa sua se non gli arrivava un pallone, ma perchè togliere anche Pepe? Era uno dei pochi che doveva salvarsi, oltre agli immensi De Rossi e Montolivo. Hai fatto entrare Di natale e Camoranesi e ci puo' stare, ma ti rendi conto che hai lasciato Marchisio a cazzeggiare in mezzo al campo? Di fatto dopo 10 minuti l'hai sostituito. Ma chi hai fatto entrare? Pazzini!! Cioè le nostra azioni piu' pericolose sono nate da tiri da fuori aria, nel complesso due volte con Montolivo, che ha colpito anche un palo, e una volta con De Rossi e Camoranesi. Visto l'andazzo perchè non hai fatto entrare un tiratore come Quagliarella? Non era difficile: "Quaglia, entra te e quando puoi prova il tiro!!" Poteva essere una soluzione alternativa alla palla lunga per la spizzata della punta centrale. E invece hai fatto entrare un altro attaccante di sfondamento, che puntualmente non ne ha presa una, a questo punto una domanda mi sorge spontanea: ci sei o ci fai?


N.D.C.

sabato 19 giugno 2010

La caduta del......(Ct)Capello


18 giungo 20:30 - Capello sceglie il 40enne James come numero 1, poi formazione base: in difesa Terry e Carragher centrali con le fasce coperte dagli inglesi "abbronzati" Cole e Johnson; centrocampo con Barry diga, Gerrard e Lampard più avanti, e Lennon che svaria sulle due fasce. In attacco intorno al "pivot" Heskey agisce il red devil Rooney.
Tutta l'Inghilterra insieme agli scommettitori(vittoria 1.22) crede in una facile vittoria sulla modesta Algeria che, dopo aver partecipato al Mondiale dell'82 e dell'86, era scomparsa dalla massima competizione del globo per 24 lunghissimi anni. Ora senza stelle e particolari ambizioni tenta di ritagliarsi il suo spazio nella storia di questo primo mondiale africano.
Fischio e si comincia. Da subito si vede un Inghilterra poco pimpante e poco in palla. L'unico tiro arriva da Lampard al 33' ma fuori a lato, il portiere Bolhi non deve far nulla. L'azione della nazionale dei tre leoni è lenta, pasticciosa e dà proprio l'impressione di non avere alcuna organizzazione.
I difensori maghrebini seppure non dotati di altissima qualità, sono particolarmente generosi in quantità e riescono a contrastare con l'aiuto del rientro dei terzini( Belhadj e Bougherra) l'attacco macchinoso e superficiale dei "Man in White", ed anzi propongono ottime palle ai centrocampisti/attaccanti Kadir, Matmour, Guèdioura, Ziani che fanno non poca paura ai tifosi inglesi, impressionati dalla velocità ed imprevedibilità delle scorribbande offensive algerine. Terminata la prima frazione di gioco, ci si aspetta la svolta se non tattica, ma almeno comportamentale vista l'apatia della squadra giudata da Capello.

Nel secondo tempo nulla di nuovo all'orizzonte: freddo in campo, le assordanti trombette, il tecnico friulano che urla ai suoi, l'algeria che riparte e l'Inghilterra che non fa gioco. Un pò di luce si vede dopo 10 min quando Lennon finalmente si sposta più al centro realizzando un tiro da fuori area. Respinto. La partita all'inizio noiosissima si ravviva un pò quando gli uomini della regina decidono di giocare più veloce, confondendo gli avversari e compiendo passaggi rapidi e precisi volti ad affaticare la squadra in tenuta Verde, che comincia ad avvertire le prime difficoltà regalando molti corner all'avversario; la superiorità territoriale inglese si concretizza in un tiro di Barry ed in una capocciata di Defoe(entrato al posto di Heskey). I leoni, quasi soddisfatti del poco lavoro fatto, cincischiano e perdono una serie di palloni che portano in contropiede gli algerini che con due tiri di Guedioura (intorno all'86') spaventano capello e i suoi.

Gli ultimi 10 minuti sono di alterne fortune, da un parte Lampard tira a lato a sinistra, dall'altro la nazionale africana conquista calci di punizione che interrompono la trama offensiva degli Inglesi e ne rallentano la manovra.
Finisce 0-0 con buona pace degli allibratori e di chi aveva puntato su questa Inghilterra che poco ha fatto vedere in termini di gol, di spettacolo, ma anche di pura e semplice tattica, organizzazione degli inserimenti e sovrapposizioni, stimolate solo da qualche urlaccio del tecnico italiano.
Buona, invece, la prova degli africani che si sono evidenziati sia per la rapidità che per il gioco offensivo e il disegno tattico mostrato. Ottima l'interpretazione della partita in cui si vede molto bene la mano delle squadre francesi nelle quali molti di questi hanno militato e militano tutt'ora.
Per gli Inglesi è sempre la stessa storia: sempre favoriti mai concreti, sempre agognati mai vittoriosi; è un ciclo che si ripete(anche se nulla è ancora detto) e che si concretizza nella mancanza di un portiere di livello da almeno 20 anni, nella mancanza di una unità di pensiero e ora nella mancanza di gioco. Insomma in campo scendono 11 individualità mal mescolate e che il più delle volte sono talmente legate (almeno pare) agli schemi tattici delle squadre di club di appartenenza che non riescono mai ad adattarsi alle tattiche proposte in nazionale; come dicono i tabloid inglesi "tre leoni sdentati" la cui fama è molto maggiore della grinta che dovrebbero mettere in campo e con la quale dovrebbero divorare gli avversari.
Ma questo ci rende solo felici; un altro punto a favore della nostra Nazionale..E annamo!


B.L.M.

venerdì 18 giugno 2010

Mondiale 2010 = Euro 2000?


I corsi e i ricorsi storici esistono anche nel mondo del pallone, come già anticipato nel post precedente (“Biscuit”, B.L.M.).
Gianluigi Buffon si infortuna – “ernietta del disco” e “a tempo indeterminato, non possiamo prevedere il ritorno”, dice in sintesi il medico della Nazionale – durante la partita col Paraguay e resta in panchina nel secondo tempo, sostituito dal giovane Marchetti (cercato, secondo alcuni voci, proprio in questi giorni, dall’Arsenal). È il 2010 e si sta giocando un Mondiale.
Gianluigi Buffon si infortuna prima dei quarti di finale con la Romania, lasciando il posto a Toldo per la partita successiva contro l’Olanda - una storica partita per il portiere "para-rigori". Era il 2000 e si stava giocando un Europeo, che l’Italia si farà scippare in finale dalla Francia.
Se i corsi e ricorsi storici agiscono, oltre che limitarsi ad esistere, anche nel mondo del pallone, ci sono un paio di cose da aspettarsi: Marchetti acquisirà più esperienza, andando a giocare in una squadra più forte di quella sua attuale– come Toldo fece partendo da Firenze per approdare alla sponda neroazzurra di Milano; la classe politica italiana, o una parte di essa (vedi Lega Nord e relativi esponenti), criticherà squadra e allenatore, costringendo alle dimissioni il c.t. – come nel 2000 fece Berlusconi, le cui aspre critiche portarono al volontario allontanamento di Dino Zoff (all’epoca c.t. della nazionale, n.d.r.); Cannavaro commetterà altri svarioni in difesa – come fece sul gol di Wiltord in finale nel 2000 (e come ha già fatto in questo Mondiale in occasione del gol del Paraguay); alcuni giocatori lasceranno la Nazionale (il capitano e Gattuso, n.d.r.) – come già fecero Ferrara e Antonioli (convocato, ma mai fisicamente in campo) nel 2000.
Sapendo tutto questo, vogliamo ancora che l’Italia vada in finale? Nonostante le somiglianze con l’esaltante, ma altrettanto amaro, Europeo del 2000?
Se non crediamo alle coincidenze, forza Italia! Se, invece, ci crediamo…consoliamoci almeno col fatto che, rintronati come siamo dalle le vuvuzelas, non ci accorgeremo di nulla.

M.M.